FONÈ    
FONÈ E' STATA LA PRIMA ETICHETTA ITALIANA, E TRA LE PRIME NEL MONDO,
A PUBBLICARE DEI TITOLI IN SUPER AUDIO CD
FONE' HAS BEEN THE FIRST ITALIAN LABEL, AND ONE OF THE FIRST ONES IN WORDWIDE,
TO ISSUE ITS RECORDINGS ON THE NEW SUPER AUDIO CD FORMAT
Super Audio CD
il mio omaggio alla musica e a tutti coloro che la amano
Giulio Cesare Ricci
  Super Audio CD
my homage to music and to music lovers
Giulio Cesare Ricci
Nella continua ricerca della perfezione musicale, FONÈ ha aggiunto il nuovo Super Audio CD, sviluppato da Philips e Sony, ai supporti discografici che ha selezionato per la sua notevole collezione di registrazioni audiophile di musica classica.
Il formato Super Audio CD offre agli audiofili un'impareggiabile capacità di riprodurre la sorgente originale con una fedeltà allo stato dell'arte. Utilizza l'ultima tecnologia DSD (Direct Stream Digital) per presentare una qualità di suono superiore, con l'abilità di rendere tutte le sfumature di un suono naturale. Questa tecnologia riproduce fedelmente le forme d'onda originali, ottenendo un suono più chiaro e più naturale che cattura l'atmosfera musicale del materiale d'origine con un eccezionale realismo. Usando una frequenza di campionamento 64 volte più alta di quella di un CD, il Super Audio CD offre una risposta di frequenza fino a 100 kHz e una gamma dinamica fino a 120 dB attraverso l'intera gamma udibile, assicurando una riproduzione fedele.
I dischi che sono pubblicati da FONÈ sono SACD ibridi. Questi contengono anche lo strato del CD standard, offrendo la massima compatibilità perché possono essere riprodotti sia sui convenzionali lettori CD sia sui nuovi lettori Super Audio CD.
In its continuing search for musical perfection, FONE' is the first Italian label - and one of the firsts in the world - to issue its audiophile classic and jazz recordings on the new Super Audio CD format developed by Philips and Sony.

The Super Audio CD format offers audiophiles an unmatched capability to reproduce the original source with state-of-the-art fidelity.

The Super Audio CD format uses the latest DSD (Direct Stream Digital) technology that captures the musical atmosphere of the source material with outstanding realism in all its nuances.

Using a sampling frequency 64 times higher than that of a standard Compact Disc, Super Audio CD offers a frequency response of up to 100 kHz and a dynamic range of up to 120 dB across the entire audible range.

Hybrid SACD discs offer maximum compatibility because they can be played on both conventional CD players and new Super Audio CD players.

Nell'ambito del mercato discografico classico, FONÈ propone da oltre venti anni delle incisioni realizzate all'insegna della ricercatezza tecnologica e miranti al recupero delle atmosfere musicali originali. Ogni nuova realizzazione è il risultato di un incontro appassionato tra arte dell'esecuzione ed arte dell'incisione e mira a ricreare e riprodurre lo stesso spirito con cui le opere del passato sono state eseguite.
Un aspetto basilare, che fa la differenza tra FONÈ e gli altri, è la registrazione delle opere musicali in luoghi naturali e originali, costante produttiva che porta a scegliere di volta in volta lo spazio storicamente più adatto: chiesa, teatro, villa, salotto... Tutto ciò avviene recuperando una semplicità di incisione che non fa violenza alla musica: tutte le apparecchiature sono ad alta definizione. Si utilizzano coppie di microfoni a valvole Neumann degli anni 1947 e 1949 (U47, U48 e M49) dalla timbrica naturalissima usando tecniche bimicrofoniche ad effetto di campo.
Questi microfoni hanno una storia importante: sono infatti i microfoni originali utilizzati per registrare le esecuzioni dei Beatles nello Studio di Abbey Road e dalla RCA per le registrazioni "Living Stereo".
Non si effettua alcuna manipolazione elettronica del segnale, né alcuna artificiosa correzione, espedienti che se rendono un suono più facile da incidere, è pur vero che lo snaturano in modo inaccettabile. Con questa metodologia si arriva a trasferire le informazioni musicali sullo standard analogico (per la produzione su supporto vinile vergine 180 e 200 gr.) e sul nuovo standard digitale DSD-SACD (per la produzione su supporto Super Audio CD).
FONÈ utilizza: per lo standard analogico macchine Nagra 4S e Studer C37 e J37 usate tra l'altro negli Studi di Abbey Road; per lo standard digitale, in collaborazione con Philips, processori DSD (Direct Stream Digital) ultimissimo ritrovato della tecnologia che ha aperto le porte al SACD.
Per tutte le fasi successive di lavorazione e di controllo, in cui occorre un riascolto del suono, vengono utilizzati sistemi di riproduzione molto sofisticati.
In the world of classical music recording, FONÈ has for over twenty years been using advanced techniques, aimed at re-creating the atmosphere of the original performance.
Each new recording is the result of an enthusiastic encounter between the art of performance and the art of recording, and aims to reproduce the spirit with which works of the past were executed.
One basic feature, which determines the difference between FONE' and other record companies, is the recording of performances in their natural spaces, that is in the places where they were originally presented. This leads to a constant search for suitable locations, and the choice of churches, theatres, country mansions, drawing rooms and so on.
The recordings are carried out with the utmost simplicity, the only way not to do violence to the music: all the equipment is high fidelity; use is made of valve-type paired microphones manufactured in the years 1947 and 1949 (U47, U48 and M49) with an extremely natural and transparent timbre and a bi-microphonic field effect; these microphones have a very important history: they were used to record the Beatles at the Abbey Road Studio and by the RCA for the "Living Stereo" recordings.
No use is made of electronic manipulation or artificial correction of the signal, which while making sound easier to realise also render it unacceptably unnatural.
With this method, the musical information can be transferred to the analogue standard (for Lp virgin vinyl 180 and 200 gr.) and to the new digital standard DSD-SACD (for Super Audio CD).
FONÈ uses for the analogue standard Nagra 4S and Studer C37 and J37 machines, used at the Abbey Road Studios; for the digital standard, in collaboration with Philips the latest DSD (Direct Stream Digital) technology, that has opened the doors to SACD.
For all successive stages of elaboration and control where replay is required, highly sophisticated systems of musical recording are used.


Fonè inizia ad interessarsi al suono Klimo nel lontano 1986 registrando nella chiesa di Santa Sabina in Roma, LUDUS DANIELIS, dramma liturgico di musica antica diretto da Frederick Renz, New York's Ensamble.

Per l'occasione Fonè utilizza come amplificazione per il monitoraggio della registrazione, il preamplificatore Klimo Merlin in abbinamento ai finali Klimo OTL.

Oggi a distanza di quasi 20 anni da quel magnifico disco, Fonè trova ancora una volta nel suono Klimo il massimo della riproduzione Hi-End, per risoluzione, dinamica e dettaglio.

Dopo numerose prove di apparecchi Hi-End, effettuate senza porsi limiti di budget, Fonè dichiara senza mezzi termini che tra le più avvincenti e spettacolari riproduzioni dei SACD Stereo e Multicanale, c'è senza dubbio quella ottenuta con le amplificazioni a valvole Klimo.

In seguito egli mette a punto, supportato dalla Klimo labor un impianto multicanale davvero speciale...

SCHEMATIZZAZIONE DELL'IMPIANTO:

  • sorgente in due telai:
    • Philips SACD 1000 con Advanced SACD Signoricci.
  • Preamplificazione del canale centrale e subwoofer:
    • 1 preamplificatore a valvole Klimo Merlino Signoricci con alimentazione esterna a valvoleTPS (2 telai)
  • Amplificazione per il canale centrale:
    • 2 finali mono a valvole Klimo Kent Gold Signoricci in bi-amplificazione passiva
  • Amplificazione del subwoofer:
    • 1 finale mono a valvole Klimo Kent Gold Signoricci
  • Diffusori canale centrale e subwoofer:
    • 1 Tannoy Westminster (centrale) e 1 Tannoy Westminster (solo sezione bassa)
  • Preamplificazione dei canali anteriori destro e sinistro:
    • 1 preamplificatore a valvole Klimo Merlino Signoricci con TPS (2 telai)
  • Amplificazione dei canali anteriori destro e sinistro:
    • 2 finali mono a valvole Klimo Kent Gold Signoricci in bi-amplificazione passiva sul canale destro
    • 2 finali mono a valvole Klimo Kent Gold Signoricci in bi-amplificazione passiva sul canale sinistro
  • Diffusori canali anteriori destro e sinistro:
    • 2 Tannoy Westminster
  • Preamplificazione dei canali posteriori destro e sinistro:
    • 1 preamplificatore a valvole Klimo Merlino Signoricci con TPS (2 telai)
  • Amplificazione dei canali posteriori destro e sinistro:
    • 2 finali mono a valvole Klimo Kent Gold Signoricci in bi-amplificazione passiva sul canale destro
    • 2 finali mono a valvole Klimo Kent Gold Signoricci in bi-amplificazione passiva sul canale sinistro
  • Diffusori canali posteriori destro e sinistro:
    • 2 Tannoy Westminster
  • cavi di segnale, potenza e condizionatori di rete Signoricci.

Questo impianto è chiamato Signoricci per via delle particolari modifiche tecniche apportate dalla Klimo labor alle elettroniche dell'impianto personale di Giulio Cesare Ricci, con lo scopo di ottenere prestazioni all'ascolto ancora superiori allo standard di produzione.

L'impianto di riferimento di Giulio Cesare Ricci, fondatore e presidente Fonè è costantemente in funzione nella grande casa - studio. Viene utilizzato per effettuare i nuovi dischi SACD e come sistema d'ascolto di riferimento per i numerosi artisti che collaborano con lui.

Avendo realizzato per vent'anni il master analogico contestualmente a quello digitale, in occasione di ogni registrazione, a partire dal 2004 Giulio Cesare Ricci ha deciso di offrire al pubblico degli analogisti la 4a generazione di vinile Fonè.

Le anteprime viniliche saranno dimostrate con il sistema Klimo Signoricci in specifiche sedute d'ascolto.

Gli illustri ospiti interessati all'ascolto analogico e digitale del sistema Signoricci possono ricevere maggiori informazioni compilando la

Fonè's interest in Klimo sound bornt in 1986, recording in Santa Sabina church in Rome, Ludus Danielis, ancient music liturgic drama, conducted by Frederich Renz, New York's Ensamble.

On that occasion, Fonè used as amplification unit to monitor the recording, a Klimo Merlin preamplifier with a pair of Klimo OTL final amplifiers.

Today, at a distance of 20 years since that wonderful recording, Fonè finds once again the maximum of hi-end reproduction in the Klimo sound, for resolution, dynamic and detail.

After several test sessions of hi-end chains, without expenses limitation, Fonè states without mince matters, that one of the most charming and spectacular stereo and multichannel SACD reproduction, is the one got with Klimo's tubes amplifications.

Later on, Fonè sets up with Klimo Labor team support a multichannel sistem really special...

Signoricci hi-end system:

  • two chassis source:
    • Philips SACD 1000 with Advanced Signoricci SACD
  • central channel and subwoofer preamplification:
    • one tube preamplifier Klimo Merlino Signoricci with external tube power supply TPS (two chassis)
  • central channel amplification:
    • two mono final tube amplifiers Klimo Kent Gold Signoricci in passive bi-amplification
  • subwoofer amplification:
    • one mono final tube amplifier Klimo Kent Gold Signoricci
  • central channel and subwoofer speakers:
    • one Tannoy Westminster (central ch) and one Tannoy Westminster (only for the bass-section)
  • right and left front channel preamplification:
    • one tube preamplifier Klimo Merlino Signoricci with TPS (two chassis)
  • right and left front channel amplification:
    • for the right channel, two mono tube final amplifiers Klimo Kent Gold Signoricci in passive bi-amplification
    • for the left channel, two mono tube final amplifiers Klimo Kent Gold Signoricci in passive bi-amplification
  • Right and left front channel speakers:
    • two Tannoy Westminster
  • right and left rear channel preamplification:
    • one tube preamplifier Klimo Merlino Signoricci with TPS (two chassis)
  • right and left rear channel amplification:
    • for the right channel, two mono tube final amplifiers Klimo Kent Gold Signoricci in passive bi-amplification
    • for the left channel, two mono tube final amplifiers Klimo Kent Gold Signoricci in passive bi-amplification
  • Right and left rear channel speakers:
    • two Tannoy Westminster
  • Signoricci signal and power cables and line-conditioners are used.

This system is called Signoricci for the special technical modifications made by Klimo Labor's team to amplification units of the Giulio Cesare Ricci's private hi-end system , to reach greater listening performances respect the standard ones.

The reference Giulio Cesare Ricci's personal hi-end system , founder and president of Fonè, plays constanctly in his big house-study, both for recording new SACD and as audio reference system for the large number of artists who cooperate with him.

And as for over twenty years, Fonè has been ever realizing the analogic master, in addition to the digital one, for every reproduction, he decided to offer by the 2004, to the analogist music lovers the fourth generation of vinilic edition by Fonè.

The vinilic previews will be presented with the Signoricci Klimo's system during specific audio sessions.

The illustros guests, interested in the analogue and digital audio session of the Signoricci system, can reach more information, filling the



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www.fone.it

Il mio sogno è sempre stato quello di incidere il suono del silenzio e nel silenzio trovare il respiro della vita.
Registrare i pensieri, le emozioni del pubblico, mi avvicina a questo.
Il problema non è rendere la percezione spaziale, la profondità, l'origine del suono...: tutto questo è bello, anche emozionante, ma non commovente. Rendere il profumo delle sale da concerto, la concentrazione di chi esegue e di chi ascolta, è commuovere.

Se pensassimo che registrare è rendere la realtà seguendo canoni oggettivi e assoluti, allora avremmo sbagliato tutto.
Io quando registro adopero il mio gusto che non obbedisce solo a quello che gli viene dall'orecchio ma anche e soprattutto a ciò che gli arriva dall'anima e dal cuore.
Posizionare i microfoni è per me un rito sacro e diabolico, in una parola, esoterico.
Devo trovare, so che esiste e so che mi aspetta, quel fazzoletto d'aria dove tutto l'ambiente risuona.
Misuro con gli occhi e le orecchie le altezze, valuto i materiali, accordo, come un liutaio, uno strumento gigante come una chiesa, un teatro, una sala da musica.
Se c'è, il pubblico è una straordinaria trappola acustica: tutto è più bello quando i corpi e i volti di centinaia di persone sono presenti, il suono si linearizza. Se potessi, registrerei i corpi! Dopo, due, tre, quattro microfoni, in alto, più in basso, a destra, no, a sinistra...; ogni volta le condizioni mutano e tutto è da reinventare, anche il "punto dell'emozione".
I microfoni sono esattamente là dove sono stati chiamati; io devo stare attento alla musica, alle belle donne, ai musicisti, ai loro stati d'animo, ricordare i sapori... poi sommare tutto lì, in quel "punto".
La realtà non esiste di per sé, ma solo nelle nostre sensazioni.

In verità, io registro le mie sensazioni.
Ho creato fonè come omaggio alla musica e a tutti coloro che la amano.

Giulio Cesare Ricci

My dream has always been to record the sound of silence, and in silence to find the breath of life. To record the feelings and the emotions of people, as nearly as I can.
The problem is not how to capture the space or the depth or the source of the sound, all this of course is fine and provides emotions, but is not in itself moving. To portray the smell of the concert hall, or the concentration of both performers and listeners, that is what is moving.

If we believe that recording means portraying truth by following objective, absolute criteria, then we have completely missed the point.
When I record, I follow all my senses, which means not only what I hear, but more importantly the feelings that come into the soul and to the heart.
For me, placing the microphones is something of a sacred ritual, almost a mystic art. I have to find, and I know that it exist and is waiting to be found, that pocket-handkerchief sized space of air where the whole atmosphere can be felt.
I measure the dimension with eyes and ears, I evaluate the materials, and, as an instrument-maker would, I 'tune' some gigantic structure like a church, a theatre or a music salon.
And if the public are present, so much the better! Like an extraordinary acoustic trap, the bodies and the faces of hundreds of people make the sound more linear. If I could, I would record the bodies! And after, two, three, four microphones higher, lower, to the right, no, to the left... each time the conditions change and everything has to be discovered again, even the "emotion centre".
The microphones are eventually exactly there where they should be; I must be aware of everything, the beautiful women, the musicians, their state of mind, and remind myself of the flavour of the occasion... and then, draw everything together at that "centre". Reality on its own does not exist, it only exists in our own feelings.

In truth, I record my own feelings, FONE' is my gift to music and to all music lovers."

Giulio Cesare Ricci

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