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Fedeltà del Suono Set '99/75 Giradischi Planar 25 + Exact Andio Morotti

giradischi Rega Planar 25 + testina Exact

La Rega ha deciso di festeggiare i 25 anni di età del suo Planar 3 con 1'immissione sul mercato di un nuovo giradischi analogico che nel listino della casa inglese si va a collocare tra il Planar 3 e il 9, con più analogie, in verità, con quest'ultimo. E l'ha chiamato, guarda caso, 25.

Il prezzo, però, pone il 25 assai più a ridosso del 3 che del 9. E questo è già un ottimo biglietto da visita, perché un "quasi 9" al costo di 2.180.000 (braccio compreso) contro i 5.900.000 del fratello maggiore è un risultato davvero notevole. Rispetto al 9, di cui riprende sia l'estetica che la filosofia, il 25 si differenzia principalmente per due cose: non ha l'alimentatore esterno e il piatto è lo stesso, ipercollaudato, del 3, in vetro. Per il resto il telaio è assai simile a quello del 9 e il motore, fissato rigidamente per favorire il trasferimento di energia e la stabilità di rotazione, è identico a quello montato sul modello superiore. Pressoché invariati sono anche gli altri "segreti" dei giradischi Rega, a cominciare dalla lavorazione del perno e del pozzetto.
Il braccio RB 600R, montato di serie, appartiene con tutta evidenza alla famiglia del 250R, 300R e 900: imperniato, con snodo a cuscinetti e canna diritta con shell fisso. Ciò che distingue questi bracci è l'accuratezza della lavorazione e il livello qualitativo dei componenti, con una particolare attenzione ai cuscinetti. A quanto dichiara la casa, l'RB 600R ha molte analogie, cioè è appena un po' al di sotto, con l'RB 900, specie per quanto riguarda il cablaggio e, appunto, i cuscinetti. La massa della canna è medio-bassa e, così a occhio, dovrebbe presentare anche una elevata rigidità. La Rega chiarisce che è costruita con le medesime bassissime tolleranze dell'RB 900.
Per completare la rassegna delle novità analogiche della Rega, ho voluto provare anche la nuova testina Exact. Si tratta di un fonorivelatore a magnete mobile di alto rango, che viene a costituire il top del listino della casa inglese.
Il corpo presenta caratteristiche analoghe alle altre testine Rega, tutte caratterizzate da una notevole cura nel rendere il più solidale possibile il fonorivelatore con lo shell. Vale la pena di ricordare che, come nella tradizione della casa inglese, anche la Exact ha tre punti di fissaggio sullo shell, sì che, con i bracci Rega, diventa superflua tutta la paziente e spesso laboriosa operazione di dimatura. Nonostante sia una MM, il nostro fonorivelatore non ha lo stilo rimovibile, proprio come le testine a bobina mobile. A proposito di bobine, quelle della Exact sono avvolte da una macchina appositamente messa a punto dalla Rega. Lo stilo è a taglio "Vital", uno sviluppo dell'ellittico. Resta solo da aggiungere che la testina è interamente assemblata a mano e successivamente testata per ben due volte.
Per le mie prove ho utilizzato il pre phono LAR della Klimo, un vero riferimento nella sua categoria di prezzo (quasi 5.000.000), uno di quegli apparecchi che non nascondono nulla e che riescono a valorizzare in modo egregio la musicalità e i preziosismi della riproduzione. Il resto dell'impianto variava tra l'integrato Twin Towers della Pathos, il pre e finale Musical Fidelity XP100 e XAS 100 e il pre e finale Klimo Merlino - Kent e tra le Aliante Moda e le Sonus Faber Minima. Insomma, voglio dire che ho avuto modo di sbizzarrirmi nella composizione di impianti dal carattere sonico diverso, sebbene tutti caratterizzati da un buon grado di analiticità. Come se non bastasse, ho avuto a disposizione anche un Planar 3 di riferimento e due testine Rega Elys per procedere a confronti ragionati tra il 25 e il fratello minore a parità di testine e tra la Exact e la sorella minore. Tutto in famiglia, quindi, come è giusto che sia quando si vuole valutare non solo un suono in assoluto, ma anche il rapporto suono/prezzo all'interno di una medesima filosofia sonica. Quanto ai cavi di segnale tra il giradischi e il pre, non ci sono stati problemi in quanto il braccio RB 600R è già corredato di cavi Rega di buona qualità, decisamente superiori a quelli in dotazione all'RB 300R e identici a quelli dell'RB 900.

Ciò chiarito, vediamo ora i risultati della prova, distinti tra giradischi (con relativo braccio) e testina, per terminare con l'analisi del suono dell'insieme.

Il giradischi Planar 25 con RB 600R
Se vi aspettate un suono caratterizzato da precisione e dinamica, come nella tradizione Rega, ebbene, non vi sbagliate. Il 25 è a tutti gli effetti un Planar, cioè un giradischi che non concede nulla all'eufonia vecchio stampo, ma che va diritto al nocciolo, evidenziando la metallicità là dove il suono deve essere metallico, la legnosità dove deve essere legnoso e così via. Il tutto condito con una dinamica travolgente e con un'ariosità, una apertura verso l'alto, di grande efficacia. I bassi sono definiti, profondi e imperiosi, senza nessuna tentazione di grandiosità fuori luogo. Ma soprattutto sono puliti. E la pulizia si fa ancora più apprezzare sui medio-bassi, che sanno stare al proprio posto come raramente capita di sentire e che hanno il grande merito di lasciare la gamma media netta e intelligibile. La quale gamma media ha quindi la possibilità di esprimere tutte le sue potenzialità di fluidità di emissione e di ricchezza di particolari. In questo è egregiamente aiutata da una gamma alta estesa ed ariosa, assai ben rifinita.
Nel confronto con il Planar 3 (stessa testina Elys) il 25 viene fuori alla grande. Confermo quanto vi ho anticipato: il suo suono è più vicino al 9, sebbene il suo prezzo sia assai più vicino a quello del 3. E questo è il migliore complimento che gli si possa fare. Prendiamo, per esempio, la voce umana. Col 25 essa acquista un vigore, un'accuratezza, una credibilità e una naturalezza decisamente superiori al Planar 3. È una voce più piena, più ricca di armoniche, più attenta al timbro e al colore, più articolata e più dinamica. E queste caratteristiche vengono fuori con tutte le voci ben incise: maschili, femminili, liriche, leggere... le stesse considerazioni si possono fare anche per tutti gli strumenti solisti, per i gruppi musicali e per le grandi orchestre.
C'è poi da considerare anche un altro parametro nel quale il 25 rivela una evidente superiorità sul 3: la scena acustica. La collocazione nello spazio di strumenti e cantanti è estremamente precisa e caratterizzata da un grande rispetto per i diversi piani sonori. Il soundstage, poi, è assai ben dimensionato. Colpisce la grande profondità che il nostro 25 è in grado di ricreare. Musicisti e cantanti sono, di regola, tutti schierati ben dietro ai diffusori, che in questo modo vengono a costituire il limite anteriore dell'immaginario palcoscenico. Proprio come piace à me.
 
Il fonorivelatore Exact
Sostituita velocemente la Elys con la Exact (ah, siano sempre benedetti quei tre punti di fissaggio!), resto quasi sbalordito. Perché, signori, la Exact è un grande fonorivelatore. Era un pezzo che non sentivo una MM suonare così. Ho provato un po'di quell'emozione che, ricordo, mi prese, ai tempi d'oro dell'analogico, quando ascoltai per la prima volta la Grace, allora tra le migliori testine, o forse la migliore, a magnete mobile. Fatto sta che la nostra Exact non ha nessuna velleità di passare per una MC ma non ci tiene neppure ad essere riconosciuta ai primo ascolto per una MM. Direi piuttosto che se ne frega altamente del problema. Lei suona così come pensa debba suonare un fonorivelatore di qualità. E basta. Certo, non è la mia benamata Grasshopper, ma questo è logico. Costa meno di un milione e io davvero non saprei dove rivolgermi per trovare una concorrente degna di lei in questa fascia di prezzo. È però vero - lo dico subito - che sono ben lungi dall'aver ascoltato tutte le testine presenti sul mercato. Ed è anche vero che i giradischi Rega hanno con la Exact una sinergia eccellente. Resta comunque il fatto, al di là di ogni possibile graduatoria, che io sono certo di trovarmi di fronte a un fonorivelatore davvero eccezionale. La sua dote più evidente è quella di saper coniugare la musicalità con la precisione e la suadenza con la dinamica. Mi spiego meglio. In molte testine MM la precisione ha talvolta la tentazione di imporsi, nel tentativo di privilegiare l'analiticità, fino a far diventare il suono piuttosto secco e a fare passare in sottordine il parametro della fluidità e dell'armonicità del tessuto musicale. La Exact no. Fedele al suo nome, lei sa essere accurata, analitica e precisa, ma non dimentica mai che la musica è legame, è tessuto, è organicità. Così dunque la cura per i particolari si inserisce armonicamente all'interno del rispetto per la credibilità e la piacevolezza dell'ascolto. L'altro aspetto che ho voluto sottolineare nel suono di questo fonorivelatore è la dinamica. La Exact è estremamente veloce e attenta a rendere anche le più insignificanti variazioni della dinamica. Ma anche qui non dimentica mai che non di sola dinamica vive la musica e che l'unione della grazia con la forza salva la prima dal pericolo della leziosità e la seconda da quello della brutalità. Capito il tipo? La Exact non è un fonorivelatore, è una testina. Voglio dire che le sue sono caratteristiche femminili, ma congiunte con una grande dose di atleticità e di forza muscolare.
 
L'insieme
Signori, qui giace l'analogico, lasciato morire di fame (di dischi) proprio quando stava per dare al mondo dell'hi-fi il meglio di sé. Spero, per la passione che mi rode dentro, che qualcuno, o qualcosa sappia raccogliere la sua eredità. Non l'ha fatto il CD; spero che sia in grado di farlo il DVD Audio.
Perché quando si ascolta un sistema analogico come questo, dal costo complessivo di 3.170.000 lire, c'è da chiedersi effettivamente che cosa un audiofilo può trovare di meglio in questa fascia di prezzo. A proposito, il giradischi digitale in due telai della stessa Rega a pieno titolo Oscar del mese scorso costa all'incirca la stessa cifra (3.380.000 lire). E mi sta frullando per la testa l'idea di un Secondo Ascolto dedicato a una serie di confronti... Vedremo.
Per tornare a noi, il 25 e la Exact insieme danno un risultato sonoro di tutto rispetto. Hanno infatti la capacità di valorizzare reciprocamente i propri pregi: dinamica, pulizia, precisione, accuratezza timbrica, attenzione ai particolari... e di smussare l'uno con l'altra quelle caratteristiche che, se esasperate, farebbero drasticamente diminuire il piacere dell'ascolto e l'equilibrio complessivo del suono. È infatti questa la peculiarità che più colpisce nell'insieme Rega: la grande piacevolezza dell'ascolto. Solo in un secondo momento si riescono a distinguere gli ingredienti di questo piatto: un suono che sembra scolpito dal grand che è definito, senza mai cadere nell'inutile sfoggio di muscoli; una dinamica di grande realismo, che non eccede mai in una spettacolarità fine a sé stessa; un'ariosità che pervade gradevolmente l'intera gamma audio; un livello di finitura che impreziosisce in ogni momento lo svilupparsi della trama musicale; infine, last but not least, una scena acustica di grande realismo e di marmorea stabilità. Limiti? Be', il Rega 9 è meglio del 25 e la Grasshopper è meglio della Exact. Ma questi non sono dei limiti. L'unico vero limite sta nel vostro gusto, nel senso che il suono delle sorgenti analogiche Rega deve piacere e, come è logico, non a tutti può piacere. Chi ama il velluto, per esempio, qui ne trova poco, chi ama le luci soffuse qui resta abbagliato, chi ama la spettacolarità qui resta deluso, chi ama la rarefatta etereità qui resta scandalizzato. Io comunque vi ho avvertito: decidete voi.

Andio Morotti

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