Rivista | Data / Nr. | Argomento della recensione | Autore |
Fedeltà del Suono | 165 - 2009 |
Klimo Parsifal+ATLAS | Andrea Della Sala |
PREAMPLIFICATORE E ALIMENTAZIONE SEPARATA
Il Re è tornato
Presentato all'ultimo Munich High End, il Parsifal rappresenta il primo prodotto della nuova serie Performance, serie concepita per rendere possibile l'ascolto di qualità ai più alti livelli possibili. Gli oggetti di questa serie, già realizzata a un livello progettuale e costruttivo di livello molto elevato, verranno proposti anche in versione Reference, versione alla quale poi, per via di upgrade futuri, anche i possessori della serie per così dire liscia, potranno portare i propri apparecchi. Successivamente, nella stessa serie, vedrà la luce un preamplificatore fono, sempre in due telai e dei finali mono in quattro telai.
Certo è che Klimo non ci ha abituato alle novità continue e pertanto ogni sua nuova creatura rappresenta sempre qualcosa di cui, la popolazione audiofila, parlerà per anni.
È accaduto a suo tempo con il preamplificatore Merlin, con i finali Beltaine e con il super giradischi Tafelrunde. Ognuno di questi prodotti nel suo rispettivo ambito ha rappresentato, e rappresenta tuttora, non solo una pietra di paragone per qualsiasi costruttore ma anche, nonostante listini non proprio popolari, un assoluto best buy. Erano anni che attendevo questo momento. Almeno da quando, nell'aprile del 2002 venni messo a parte del fatto che Dusan Klimo stava partorendo un super discendente della stirpe dei Merlin, i preamplificatori ormai leggendari dell'ingegnere Ceco-Tedesco. Me ne parlavano come di un qualcosa di assolutamente straordinario, assemblato in anni di continuo affinamento, senza fretta, aspettando di raggiungere l'inequivocabile configurazione massima possibile.
Ebbene, ora ho l'ultima creatura di Klimo, che prosegue la tradizione arturiana dei nomi presi dall'assemblea dei cavalieri della tavola rotonda, allacciata da una parte alla rete elettrica di casa e dall'altra parte al mio impianto di riferimento. E, come detto in apertura, non è neanche la configurazione più alta raggiungibile da questa nuova macchina. Se non avessi ascoltato come suona il Parsifal, potrei anche crederci senza problemi.
Staremo a sentire, comunque. Per l'intanto ecco a voi la cronaca dell'ascolto di un super preamplificatore a valvole del ventunesimo secolo.
COSTRUZIONE
Il Parsifal è un preamplificatore in due telai: il primo, il Parsifal, il vero e proprio preamplificatore, il secondo, l'Atlas, il suo superalimentatore, sempre a valvole. I due telai sono collegati tra loro per mezzo di due cavi di alimentazione simili a quelli che equipaggiano gli altri apparecchi della casa dotati di alimentazione separata. Solo che qui tutto è raddoppiato, i cavi di collegamento fra i telai, le vaschette per i cavi di alimentazione (forniti di serie i cavi Klimo Reference), gli alloggiamenti dei fusibili. Si tratta praticamente di due preamplificatori mono e di due alimentazioni separate racchiusi nel medesimo chassis.
Le schede di amplificazione del segnale sono dotate di una doppia sospensione ottenuta con smorzatori in silicone e lastre in PTFE.
Ciò al fine di isolare elettricamente i componenti fra di loro e di combattere le vibrazioni che, specialmente in un preamplificatore a valvole, può innescare fastidiosissimi fenomeni di microfonicità. La costruzione dell'oggetto è, manco a dirlo, disperatamente High End. Componentistica dai marchi di altissimo livello, Vishay, Alps più qualche altra cosetta realizzata in proprio, inserita in uno chassis mai visto nel panorama mondiale dell'alta fedeltà. Questi telai sono realizzati con listelli di alluminio spesso 12 millimetri, tenuti insieme da quattro angolari ai quali questi vengono avvitati avendo cura di lasciare uno spazio vuoto di due millimetri tra un listello e l'altro per favorire la dissipazione del calore.
E di calore se ne produce un bel po' tenuto conto che nell'alimentatore, totalmente dual mono, trovano posto due trasformatori toroidali (ognuno dei quali grande come quelli che equipaggiano un finale di potenza di buon wattaggio), due valvole raddrizzatrici 5U4Gb e due stabilizzatrici ECC 81 Nos, un altro trasformatore per alimentare i circuiti di servizio in modo da separare e isolare i circuiti deputati alla gestione del segnale musicale. Il Parsifal è dotato di un solo ingresso rca. Ecco, dirà qualcuno, vedi che da qualche parte hanno risparmiato! E invece questa particolarità è anch'essa dettata dalla ricerca della massima qualità (non a caso il connettore dell'unico ingresso è a norme militari con contatti in argento). Avendo un solo ingresso infatti non esiste, ovviamente, nessun selettore degli ingressi e quindi, non esistendo, non può degradare, neppure minimamente, il segnale musicale che normalmente ci deve passare attraverso.
È prevista comunque la possibilità per chi ha più di una sorgente (ma, in realtà, quanti sono ad avere più di una sorgente linea?) di richiedere un apposito selettore esterno, con quattro ingressi, che si collega a monte del pre. Abbondano invece le uscite. Ben tre coppie di convettori RCA consentono di pilotare altrettante coppie di finali per realizzare una tri amplificazione passiva. (Ciò consente un mare di possibili utilizzazioni ma un uccellino mi ha detto che presto vedrà la luce anche un super diffusore di Klimo che, guarda caso, sarà tri amplificabile.) L'Atlas ha un solo interruttore sul frontale che commuta dallo stato di Stand By a quello della piena funzionalità. Le due possibilità sono evidenziate da un doppio diodo led posto ai lati del frontale che cambia colore: rosso in stand by, verde in modalità piena. Nel prossimo numero pubblicheremo l'analisi tecnica di questo oggetto effettuata dal nostro Fulvio Chiappetta il quale, come al solito, renderà maggiormente chiara la topologia realizzativa e gli aspetti progettuali salienti alla base di cotanto preamplificatore.
IL SUONO DEL RE
Il Parsifal è stato inserito nella mia consueta catena d'ascolto che vede stabilmente ai propri posti di combattimento il super lettore Naim CD 555 dotato di doppia alimentazione esterna 555XS, due coppie di finali mono Klimo Beltaine, una coppia di diffusori da pavimento Merlin VSM Mxe dotate di cross over esterno SuperBam. Cablaggi di segnale Klimo Reference ovunque; cavi di alimentazione Klimo sui finali, Naim sul Naim; cavi di potenza Klimo reference sulla via bassa delle Merlin e Cardas Se 15 sulla via alta. Una volta inserito il nuovo pre di Klimo nella mia catena l'atmosfera è cambiata immediatamente e non poco. Sostituiva un Klimo Merlino Gold Plus che a sua volta si era alternato con lo Zanden 3000 provato sullo scorso numero di Fedeltà del Suono. Il Parsifal è il preamplificatore valvolare più controllato e dinamicamente coinvolgente che mi sia mai capitato di ascoltare. Prende in mano la situazione con un cipiglio indiscutibile, capace come è di regalare delle bordate dinamiche inusitate per velocità e impatto. Irriconoscibili i quattro finali mono che con i loro sette watt cadauno fanno abitualmente ed egregiamente quello che possono ma che non ho mai sentito suonare così forte e così accuratamente.
La mancanza di distorsione, quantomeno di distorsione percepita, è tale che, paradossalmente, sembra quasi che i limiti dinamici si raggiungano prima del solito. Sensazione errata per via del fatto che il volume d'ascolto all'interno della mia sala è ad un livello mai raggiunto prima, un livello sempre crescente fino alla fine, quando, timidamente ma con fermezza i finali mi chiedono di avere pietà, e la compressione è evidente. In gamma altissima il Parsifal è molto luminoso, non accecante, ma abbastanza luminoso da scoprire una più che discreta quantità di dettagli che il Merlino Gold Plus
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Vista interna dell'alimentatore Atlas | Dietro all'Atlas le due connessioni di alimentazione |
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